giovedì 16 maggio 2013

Il Battesimo

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Se il significato puramente cattolico del battesimo è quello di fare entrare il nuovo nato nella comunità dei credenti attraverso la purificazione dal peccato del concepimento (aprendogli così la strada alla vita eterna), è sempre più diffuso anche tra i laici l’accettazione di tale rito per festeggiare la nascita del tanto amato erede.

Va infatti ricordato che, contrariamente al matrimonio, non vi è alcun rito laico che ufficializzi una nascita e spesso il battesimo ha una valenza anche laica di benvenuto alla vita.

Visto che il bimbo lo ha fatto la mamma sarà lei a decidere la data del battesimo. La buona regola è che partecipino i due genitori. La madrina ed il padrino dovrano  essere avvertiti con largo anticipo sulla loro scelta. Si preferiranno nonni, bisnonni, zie, zii d’America o cugina zitella del papà, nota per la sua dedizione per la famiglia. Ricordatevi, che i padrini hanno un ruolo importante nel rituale del battesimo e dovrebbero dare affidamento per una buona influenza morale sul bambino.
I padrini sono tenuti a fare un regalo al loro "figlioccio". I doni tradizionali sono la catenina d'oro con medaglietta, sulla quale si incide il nome e la data di nascita del neonato, oppure piccoli oggetti come il bicchierino e le posatine d'argento. Per le femminucce si possono donare anche dei piccoli gioielli o la classica spilla d'oro ferma bavaglino.

E’ assolutamente fuori luogo portare in dono fiori e piante il giorno del battesimo, difficilmente gestibili dovendo stare furi casa per diverse ore.
Lo stesso dicasi per regali impegnativi come passeggini e fasciatoi che, eventualmente, si faranno pervenire alla famiglia con qualche giorno di anticipo.

Poiché il numero degli invitati e conseguentemente degli inviti è molto limitato, si consigliano i classici biglietti scritti a mano, su preziose carte naturali che rispecchino i dettami della più assoluta sobrietà. Al massimo una nota di colore che alluda al sesso del bambino, dovranno essere spediti 20 gg. 1 mese prima del battesimo e seguiti, ad una settimana dall’evento, da una telefonata di conferma.

La formula potrebbe essere:






Per i laici ad oltranza, la formula di partecipazione può essere sostituita con “…festeggiano con parenti e amici la nascita di….”, tanto per sottolineare la propria idea in merito e l’adesione ai principi sopra indicati. Se si vuole invece citare la cerimonia “battesimo” è meglio non usare la parola “festeggiare”; che risulterebbe troppo frivola e poco appropriata.

Per le coppie non sposate basteranno i nomi senza i cognomi. Data l’intimità con gli invitati, essi capiranno subito di chi si tratta.


Seguirà la cerimonia un ricevimento grande o piccolo in base alle possibilità dei genitori.  

Ricordatevi, però che il battesimo non è una cerimonia mondana ed in tal senso non è di buon gusto avere molti invitati da ricevere con sfarzo.

Al battesimo, oltre a mamma, papà, padrino e madrina, saranno presenti i nonni, i fratelli dei genitori (zii di primo grado del bambino) con i loro figli e coloro che davvero sono vicini alla coppia ed al piccolo (amici del cuore o parenti che davvero si frequentano).

Si tratta in genere di non più di 20/25 persone che, dopo la cerimonia, potranno essere ricevute a casa o a ristorante.

L’abbigliamento richiesto per gli invitati è sicuramente sobrio, ma comunque non lugubre: completo intero con giacca e cravatta per i signori e tailleur o vestito per le signore.


Da evitare eccessive parure di gioielli, trucco pesante, scollature o minigonne vertiginose, sarebbe inoltre raccomandato evitare nero e viola, colori simbolo di lutto, anche se ormai sono utilizzati con grande frequenza come simbolo di eleganza.

La mamma sarà perfettamente curata e potrà farsi vedere di nuovo in forma, curerà il trucco e la pettinatura e vestirà elegantemente ma non da sera, evitando comunque tacchi troppo alti, anche perchè avrà in braccio il piccolo per molto tempo.
Il papà indosserà un completo grigio/blu con camicia chiara e cravatta di gusto.

Per il festeggiato il discorso è diverso: se una volta si usavano pizzi e trini mentre adesso si attenziona più la comodità; indosserà in tal senso abiti carini ma soprattutto morbidi ed adatti alla stagione. E’ bene, infatto, considerare che il piccolo, per quel giorno, dovrà essere agevolmente cambiato anche nella toilette di un ristorante, dovrà fare la poppata in un ambiente estraneo e dovrà sentirsi a suo agio per molte ore. Da non dimenticare è il baby borsone, con l’occorrente per pappa e vari cambi, che, però non dovrà essere portato in chiesa, ma dovrà comunque essere sempre a portata di mano subito dopo.

Va ricordato che non si deve baciare il piccino: ciascuno si limiterà a fargli un complimento e un augurio.

Al pranzo come al ricevimento non devono mancare i confetti, possibilmente rosa se la battezzata è una bimba, celesti se è un maschio. Volendo si può regalare agli amici più stretti la classica bomboniera, che rimarrà per ricordo seguito da un cartoncino col nome del bambino e la data del battesimo.

E’ possibile anche sostituire l’oggetto che accompagna i confetti con una donazione a favore di un ente benefico che si occupa di bambini.

E’ molto nobile che un momento di gioia come il battesimo rappresenti la possibilità di aiutare altri bambini meno fortunati.

2 commenti:

  1. Grazie bellissima! Piano piano inserirò altre cosette su Bon ton;)))) utili da sapere, ma il tempo è poco;( scrivi cose molto interessanti ed utili per le fanciulle di OGGI! A prestissimo!kisssss

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